MAPPE MENTALI. IL MIO METODO PER PIANIFICARE IL LAVORO IN AULA

L’ inizio dell’ anno porta sempre novità, fermento, energie, nuovi inizi. Queste prime settimane del 2018 per me lo sono state anche troppo.

Sfide  importanti, piccole imprese e nuovi corsi da progettare e realizzare in poche settimane.In mezzo a scadenze, urgenze e tutto il resto.

Ed è anche per questo che sono stata latitate, qui sul blog.

Ma adesso eccomi qui. A scrivere, come spesso accade, per fare un pò di ordire, per mettere in fila i pensieri, le attività, le priorità..Per respirare e cercare di mettere insieme i pezzi.

In questi casi ho imparato davvero sulla mia pelle quanto sia importante una precisa pianificazione.

Quella pianificazione che poi mi permette di improssivare e di essere davvero flessibile.

Scrivere, in questi casi, è per me davvero indispensabile. Vitale.

Quando c’è bisogno di organizzazione, spesso, mi affido al  mio “diario” (non è un’ agenda)  e alle mie penne colorate.

Ecco come mi organizzo io:

1) La pagina mensile con indicate le giornate d’ aula, con un colore diverso per ogni corso.Per avere una visione d’ insieme. Ovvio che non l’ ho inventato io! Ma i colori mi aiutano molto.

Per la progettazione dei corsi, invece, mi affido alle mie amate mappe mentali.

I miei allievi e molti dei miei colleghi sanno quanto io ami utilizzare le mappe mentali in vari momenti della formazione ( e non solo). Per progettare per me sono particolarmente utili.

Mi aiutano a definire, focalizzare, fare ordine ed avere una visione di insieme delle cose.

In questo caso specifico ne uso due, con finalità differenti.

  1. Una prima mappa di sintesi, una sorta di macroprogettazione semplificata che però è fondamentale per definire i confini del progetto stesso.
    Qui il ramo principale è dato dal titolo del corso.
    I rami secondari, che vado a sviluppare sui sono:
    • CONTESTO ( Le informazioni generali che mi aiutano a definire tempi, luoghi, ambiente, ecc)
    • PERSONE (tutte le informazione che raccolgo sui destinatari del percorso e sulle altre figure coinvolte)
    • FINALITA‘ ( le finalità pincipali del percorso formativo)
    • INPUT VARI ( idee e link che mi arrivano via via)

In genere uso una traccia come questa, che posso anche stampare e sviluppare di volta in volta.

  1. La seonda mappa è dedicata ad una progettazione di dettaglio, in cui vado a sviluppare le singole  giornate d’aula.Per ognuna vado a declinare:
    • TEMA (L’argomento della giornata/lezione)
    • OBIETTIVI (gli obiettivi didatticii specifici)
    • ATTIVITA‘ (le attività, esercitazioni, giochi, da sviluppare in aula)
    • STRUMENTI ( tutto ciò di cui ho bisogno per realizzare le attività progettate)
    • RISORSE  ( libri, pdf, appunti, video, tutto ciò che utilizzo per prepararmi e per approfondire)
    • NOTE  (gli appunti a margine dell’ aula, quello che annoto sull’ andamento, le mie impressioni, i feedback, ecc.)

Certo, è un lavoro che richiede un pò di tempo ma per me è davvero importante. Mi aiuta ad avere un ordine logico, a non dimenticarmi i dettagli e focalizzarmi su ciò che conta davvero.

Per chi fosse interessato ad approfondire il tema delle mappe mentali, la rete è piena di risorse (siti, testi, video) che spiegano come utilizzare le mappe mentali.

Buon lavoro amici!