Come un “quaderno intelligente” può migliorare il modo in cui progettiamo e viviamo l’apprendimento
Per una persona curiosa come me, l’ intelligenza artificiale ha rappresentato una piccola rivoluzione. Fin dalla prima comparsa di ChatGPT ho iniziato a sperimentare, “giocare” e sporcarmi le mani con vari tool per capire come poterli integrare nel mio quotidiano.
Tra le tante scoperte, sicuramente NotebookLM mi ha permesso di mettere a punto un nuovo e personale modo di lavorare e, nello specifico, di gestire la conoscenza.
Non è un motore di ricerca.
Non è un assistente virtuale.
È un quaderno intelligente che mi aiuta a ragionare sui miei materiali, sintetizzare le informazioni e costruire connessioni significative.
In altre parole, è una tecnologia che amplifica il pensiero umano, non lo sostituisce.
🔍 Cos’è NotebookLM
NotebookLM è un ambiente di lavoro basato sull’intelligenza artificiale, progettato per aiutare studenti, docenti e professionisti della formazione a organizzare, comprendere e riutilizzare i propri contenuti.
È possibile caricare testi, PDF, note, trascrizioni o documenti di diverso tipo, e il sistema li analizza per offrire:
- Riassunti personalizzati, focalizzati sugli obiettivi del tuo progetto.
- Mappe mentali o schemi di collegamento tra idee.
- Domande, sintesi e spunti di riflessione per comprendere meglio i materiali.
- Prompt guidati per creare esercizi, percorsi o script di lezione.
È, a tutti gli effetti, un luogo dove l’intelligenza artificiale e la didattica si incontrano: il sapere resta nostro, ma viene riorganizzato in modo più chiaro, coerente e “didatticamente vivo”.
🧭 Perché è utile a chi insegna
Come formatrice, ho scoperto che NotebookLM è uno strumento prezioso in almeno quattro direzioni fondamentali.
1. Dalla raccolta alla chiarezza
Spesso abbiamo troppe informazioni e poco tempo per ordinarle.
NotebookLM trasforma il caos in una mappa: riconosce concetti, individua ridondanze, suggerisce collegamenti.
In pochi minuti ottengo una visione d’insieme che mi aiuta a costruire il syllabus o la scaletta del corso.
2. Dalle slide alle storie
Una lezione non vive di soli contenuti: serve una narrazione.
Con prompt mirati, posso chiedere di trasformare un modulo tecnico in un racconto formativo: con esempi, tempi, attività, discussioni.
Il risultato? Un copione didattico più fluido, vicino alle persone, con ritmo e calore.
3. Dai casi finti alle esperienze autentiche
Gli studenti riconoscono subito se un esercizio è artificiale.
Partendo da casi reali (anonimizzati), NotebookLM può generare varianti graduali, con livelli di difficoltà crescente o dati ambigui che stimolano il problem solving.
Così, l’esercizio diventa un’occasione vera di apprendimento esperienziale.
4. Dalla valutazione al miglioramento
La valutazione non è una punizione, ma una guida.
NotebookLM mi aiuta a creare rubriche di valutazione trasparenti, criteri osservabili e feedback sintetici, sempre personalizzabili.
In questo modo ogni studente sa dove si trova e come può migliorare.
💡 Strumenti utili per chi apprende
NotebookLM è utile anche per gli studenti o per chi si forma in autonomia.
Ecco alcune delle funzionalità che favoriscono l’apprendimento attivo:
- Domande automatiche di comprensione sui materiali caricati.
- Riassunti e parafrasi per chiarire concetti complessi.
- Schede di studio generate a partire da articoli o dispense.
- Timeline e mappe mentali che visualizzano connessioni tra argomenti.
- Simulazioni di dialogo, per spiegare o approfondire un tema come se fosse una conversazione.
Tutti strumenti che stimolano la metacognizione, cioè la capacità di riflettere sul proprio modo di imparare — una delle competenze più importanti nel lifelong learning.
🧠 Come lo uso nella pratica
Per spiegare come si integra nel mio lavoro, ti faccio un esempio.
Immagina un corso aziendale sulle soft skills.
Carico in NotebookLM:
- il programma del corso,
- le slide di edizioni precedenti,
- un documento con i valori aziendali,
- la trascrizione di un incontro con il management.
Poi chiedo:
“Riassumi i punti chiave legati agli obiettivi del corso.”
“Evidenzia incongruenze tra le policy e le slide.”
“Suggerisci tre attività esperienziali coerenti con questi temi.”
In pochi secondi ottengo:
- un indice coerente,
- una lista di argomenti da rivedere,
- tre esercizi pronti da testare in aula.
Il risultato?
Più tempo per pensare alle persone, meno per gestire il materiale.
🧩 Per un uso consapevole
Come ogni tecnologia, anche NotebookLM richiede responsabilità e trasparenza.
Ecco le mie regole d’oro:
- Curare le fonti: ciò che carichi determina la qualità dell’output.
- Essere chiari con gli studenti: dichiara quando un esercizio o una sintesi è stata generata con AI.
- Proteggere la privacy: anonimizza sempre esempi e dati reali.
- Rivedere criticamente gli output: l’intelligenza artificiale non ha contesto, tu sì.
- Mantenere coerenza di linguaggio e stile: perché la formazione è anche identità.
🪶 Conclusione
NotebookLM è, in fondo, una metafora del mestiere del formatore.
Un luogo in cui i materiali si trasformano in conoscenza viva, dove il pensiero umano resta al centro ma trova nuovi alleati.
Non sostituisce la sensibilità del docente, né la relazione educativa.
Ma rende più semplice ciò che è complesso, più fluido ciò che è frammentato, più umano ciò che la tecnologia, da sola, non sa ancora fare.
E forse è proprio questo il punto: imparare a usare l’intelligenza artificiale come strumento di consapevolezza, non di sostituzione.
Un quaderno che ascolta, collega e suggerisce.
Un aiuto silenzioso che ci ricorda che la formazione, quando è fatta bene, è sempre una forma di cura.


