LEARNING 360: IL LATO UMANO DEL DIGITAL LEARNING

L’ ho sempre pensato. Ma, a Milano, all’ evento sul digital learning di Mosaicoelearning il 17 novembre scorso, ho avuto l’ ulteriore conferma.

Ci formiamo, lavoriamoprogettiamo e, a volte, discutiamo online per poi, alla fine, abbracciarci “dal vivo.”

La nostra vita, in fondo, è così. Siamo immersi in questo flusso perenne di comunicazioni, chat, skype, call, whatsapp e tutto il resto. Lavoriamo spesso di notte, la domenica mattina, in orari improbabili e collegandoci praticamente ovunque.

Ci piace “lavorare in team”. Il che significa che ci sentiamo praticamente tutti i giorni, magari per mesi, e spesso non ci siamo mai visti. Siamo figli di quel lavoro e di quella vita fin troppo liquida, in cui le distanze sembrano davvero non contare ed il tempo diventa difficile da definire.

Poi ci sono gli eventi, penso a Sqcuola di Blog, prima edizione nel 2011.Quando dopo aver lavorato per mesi in remoto e da perfetti sconosciuti, abbiamo preso il treno e, arrivando da ogni parte di Italia ci siamo ritrovati insieme per un evento che, non esagero, ha cambiato la vita di tanti di noi.

Era il 2011, una vita fa. Da allora altri progetti, simili e molto diversi, ma ogni volta la stessa bella emozione.  

E cosi è stato anche a Milano.

Sull’ evento learning360 hanno scritto in tanti, è stato raccontato da tanti punti di vista. Con le slide, le foto, le dirette facebook, le interviste. Un evento pieno di contenuti, di idee e di condivisione di esperienze. Si è parlato di digital learning, di formazione e di innovazione.

Ma quello che mi sono portata a casa io, più di tutto il resto, sono stati gli abbracci.

Perchè i contenuti li trovi anche online, gli abbracci no.

Primo fra tutti quello con Gabriele Dovis, il  visionario artefice dell’ evento. Un abbraccio di silenzi,  ma pieno di grazie.

E poi ci sono stati i ragazzi con cui lavoro, i miei allievi, i colleghi con i quali ho studiato, anche qualche cliente. C’era un sacco di mondo bello, in quel teatro.

Sul palco e sotto.

Si, perché sul palco è salita gente che fa bene al cuore e alla mente. Persone che, dopo averle ascoltate, ti viene voglia di fare di più e di fare meglio.

Ci hanno parlato di emozioni, della paura e del coraggio, di innovazione e di storytelling . Di microlearning e di progettazione. Di effetti speciali e di contenuti solidi. Di giochi seri e di divertimento. E, ovviamente, di tanto altro.

Le slide complete sono qui,  vale la pena darci un’ occhiata.
Gli abbracci, ancora, non riesco a condividerli!

GRAZIE!